Sei giorni all'insegna della scoperta di una regione ricca di storia, cultura e paesaggi favolosi, il tutto arricchito dalla presenza di due guide d'eccellenza: Francesca Carpinello e Massimo Aversa.
La Prima Tappa è stata Cogne, notte al Parco del Gran Paradiso, Valnontey a -6 gradi, abbiamo goduto della vista di un foliage autunnale dai mille colori, la brina sugli ultimi prati che si preparano già ad accogliere la neve, che per tutto l'inverno ricoprirà le piste da sci, per la gioia degli appassionati.
Pre' Saint-Didier per superare i timori di Lidia, una Passerella Panoramica sull'Orrido... Assolutamente entusiasmante, il torrente che scorre sotto di noi, più di 180 metri, una gola per niente Orrida ricca di vegetazione che regala anche un'acqua calda sulfurea dalle proprietà curative, che si può apprezzare presso le Terme di Pré Saint Didier.
La notte più magica è stata, a mani basse, quella trascorsa al Passo del Piccolo San Bernardo.
Il buio pesto della notte ci ha permesso di ammirare un cielo stellato magico, la via Lattea, il Grande Carro e un milione di stelle hanno illuminato la nostra notte al confine tra l'Italia e Francia.
Abbiamo brindato, però, con un vino Siciliano.
Passeggiata a circa 2300 metri sul livello del mare, dove la presenza di resti risalenti al Neolitico, un vasto cerchio di pietre, o Cromlech, le Rovine di una Mansio Romana rende tutto più affascinante e culturalmente interessante.
Ci siamo poi spostati in Valpelline, per scoprire come in una vecchia miniera d'argento si stagiona il formaggio DOP più famoso della Valle d'Aosta, la Fontina. Un rigido disciplinare fa sì che il formaggio sia prodotto in modo impeccabile. Migliaia di forme che aspettano almeno tre mesi prima di essere messe in commercio.
Ollomont - Glacier ci ha regalato una pallida nevicata al mattino.
Rientrati a Nus per le condizioni meteo non bellissime, ma la pioggia non ci ha fermato. Passeggiata a Saint Vincent, Fénis e Aosta.
Ultima, ma non per interesse e bellezza, visita a Verrayes, la Cappella di Marseiller, Cappella di San Michele...
Cappella del '400 con affreschi restaurati e resi fruibili in modo intelligente e innovativo: grazie ad un 'APP "Chiese a porte aperte" si può visitare la cappella semplicemente prenotando l'apertura automatica con visita guida direttamente dal notaio che nel quattrocento commissionò l'opera. Niente paura non è un fantasma , ma una voce registrata.
La Valle d'Aosta è una regione a statuto speciale.
Si... assolutamente SPECIALE, come i suoi abitanti, i suoi colori le sue vette, ora quasi tutti innevate, i suoi frutti, la sua enogastronomia e non posso dimenticare le sue MUCCHE, sono dappertutto, non c'è prato che non ospiti questo meraviglioso animale che regala latte e splendido formaggio.
Torneremo sicuramente in valle, magari quando non ci sarà freddo
Grazie Francesca
Grazie Massimo